Giuseppe Solmi
 

Le bordure floreali



Le bordure dei libri medievali oltre alla funzione decorativa avevano lo scopo di supportare la preghiera.
L'analfabetismo era molto diffuso e il disegno
poteva aiutare a comprendere significati religiosi, profani e ludici. Le immagini quasi sempre nascondevano significati allegorici. Le bordure floreali traggono origine dall'immagine ricorrente nel Medioevo dell'Hortus Conclusus, ovvero quel luogo paragonato alla donna amata quando nel Cantico dei Cantici si dice "giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata". In questo giardino segreto e fantastico che offre riparo dal male, crescono fiori e frutti allegorici, sempre associati alla figura della Vergine del Paradiso.


La rosa è per eccellenza il fiore legato alla Madonna chiamata anche "rosa senza spine" perchè non toccata dal peccato originale; la tradizione narra infatti che la rosa del giardino nell'Eden fosse priva di spine. La rosa con le spine è invece attributo del martirio. Il fiore ricorre anche in alcuni episodi della Sacra Famiglia e nelle immagini del Santo Sepolcro. Le rose rosse possono anche rappresentare il sangue di Cristo mentre quelle bianche sono lavate dalle lacrime della Vergine. La rosa più comune nei libri medievali è la «rosa gallica», molto diffusa a quel
tempo, con numerosi petali di colore rosso sangue, più rustica e profumata delle nostre.
Anche l'iris, dalle diverse colorazioni, viene comunemente considerato un fiore della Madonna e talvolta sostituisce il giglio nelle scene dell'Annunciazione, mentre in altri casi è associato al suo dolore per la morte di Gesù. .
La viola nell'immaginario popolare è simbolo di modestia e umiltà; per questo viene anch'essa accostata alla Vergine ma anche a Gesù che ha avuto l'umiltà di farsi uomo.
Il fiordaliso che cresce spontaneamente nei campi di grano viene associato alla figura di Gesù come pane Eucaristico e alla sconfitta del demonio poichè al fiore si attribuivano proprietà terapeutiche contro il morso dei s e r p e n t i . .
La fragola è considerato cibo dei beati e come tale richiama l'immagine del Paradiso. Richiama
l'Annunciazione e l'Incarnazione di Cristo che secondo la tradizione avvennero in primavera, contemporaneamente alla nascita del frutto.
Il giglio nell'Antico Testamento era legato alla fertilità e alla bellezza. Nell'iconografia medievale è sinonimo di castità e di purezza ed è il simbolo che accompagna la Vergine, soprattutto nella scena dell'Annunciazione, e le sante martiri vergini.
Il melograno è spesso raffigurato nelle mani di Gesù Bambino come simbolo della futura Resurrezione mentre tra le mani della Madonna può indicare la castità.

Accenniamo brevemente al significato allegorico attribuito agli animali che abitano le decorazioni nei libri d'Ore. .
L'uccello, spesso presente nelle bordure, come la farfalla, raffigura l'anima umana che abbandona il corpo nel momento della morte. .
La lumaca, animale chiuso nel suo guscio, è diventata nella dottrina cristiana simbolo di virtù e sobrietà, ma in alcuni casi anche di doppiezza.